sabato 27 dicembre 2014

Lezioni di coerenza politica



C’è stato un presidente che, nel suo discorso, ha regalato una grande lezione di vita.
E’ . Mujica, presidente dell’Uruguay un politico che certamente possiede una grande dote: la coerenza.


sabato 13 dicembre 2014

All'Italia conviene uscire dall'euro?

E' iniziata la raccolta di firme da parte del M5S,  per indire il referendum sull'uscita dell'Italia dall'Euro.
Trovo alquanto azzardata la decisione di mettere, la scelta di uscire dall'euro,  in mano al popolo, ho paura che ben pochi saranno competenti in materie  economiche  al pundo di essere  in grado di prendere una decisone così importante
Tale decisione a mio avviso dovrebbe essere  presa a livello politico economico.
Può darsi che  il M5S stia mettendo in mano ad un bimbo una miccia accesa?
Ci dobbiamo fidare di chi sostiene che uscire dall'euro per l'Italia sarebbe come  vincere un terno alla lotteria?
Io sono molto dubbiosa

http://scenarieconomici.it/euro-analisi-di-dettaglio-del-perche-allitalia-conviene-uscire/

No al proocesso mediatico

C'è sempre una ragione che trascina, e arma le mani e le parole, purtroppo le prime tolgono spesso la vita o lasciano segni fisici reali, le seconde marchiano, rovinano reputazioni, lasciano segni nell'anima e nella mente anche capaci di rovinare le esistenze
Le parole fanno male, quando sono dettate da una rabbia e un 0dio inferociti, quando non lasciano tempo e spazio alla giustizia per fare il suo mestiere, quando accusano condannano prima ancora che lo abbia fatto un processo.
Le parole pronunciate da un verdetto popolare, dato così a caso, a naso solo perchè la stampa divulga i sospetti che gli inquirenti, loro malgrado per rispettare un diritto di cronaca, comunicano alla stampa, e la stampa informa il pubblico, ed è così che il sospettato è già un atroce assassino, bersagliato da sputi ed insulti.
Mi verrebbe da dire : è vergognoso!
Ma la vergogna io la vedo soprattutto dalla parte di un sistema che obbliga il giornalismo a fare condanna mediatica.
La legge sulla privacy? che buffonata è una presa in giro,che mi si presenta agli occhi quando un cittadino non può avere nemmeno rispettato un suo sacro santo diritto: quello di non essere ritenuto colpevole fino a prova contraria.
Ma dovrebbe essere proprio l'ordine dei giornalisti a sentire il bisogno di ribellarsi, e dire : BASTA! a questo sistema di fare informazione, basta dare in pasto alla folla inferocita il sospettato di turno.
Ed anche quando il processo sarà concluso, un po' di civiltà, ci penseranno le istituzioni a punire i colpevoli, un popolo civile non si scaglia contro il colpevole, qualsiasi crimine abbia commesso anche il più efferato, forse come uomini non lo potremmo mai perdonare, ma lo stesso come uomini abbiamo il dovere di aiutarlo a capire e cercare la strada per ritrovarsi, non serve andare contro di lui come bestie inferocite, ci abbassiamo solo a un livello deplorevole.
Ognuno di noi dovrebbe uscire dalla massa, rifiutarsi di far parte di un branco che condanna prima ancora che lo abbia fatto un tribunale, ognuno di noi dovrebbe ,  se non può, e a volte non si può come uomini, perdonare, almeno  prodigarsi per aiutare chi ha sbagliato, affinché cessino delitti che spezzano vite e spaccano il cuore di chi resta.
Mi chiedo perché la gente prima di partire con i "forconi" alzati non si fa questa domanda : " e se fosse innocente"?
Chi risarcirà quel povero disgraziato che gridava la sua innocenza davanti ad una folla che lo accusava senza ritegno senza pietà, resterà segnato per una vita da quelle parole, dal quelle grida che gli si sono conficcate nella mente....e nessun processo giudicherà coloro che hanno giudicato ancor prima che lo avesse fatto la giustizia
Si dice di rendere il mondo migliore, beh iniziamo da qui a renderlo migliore, e impariamo a farci i cazzi nostri sempre e in ogni dove. Impariamo invece di metterci in alto e giudicare e decidere senza averne le capacità e gli elementi, ad aiutare nei percorsi di "rinascita" coloro che hanno sbagliato, nessuno chiede di perdonare la dove umanamente non è possibile, ma chiedere di mettere da parte l'odio sostituendolo con la comprensione questo si , si può, perchè solo così forse non ci sarà più bisogno di campagne delle scarpe rosse, e ogni bambino diventerà adulto o se non lo dovesse diventare sarebbe per morte naturale.
Vero fino alle lacrime è il verso del vangelo che cita " chi è senza peccato scagli la prima pietra" . Se lo facessimo non ci sarebbero più pietre che volano...

Il modo di porsi  degli spettatori che assistono  alla programmazione del giallo in diretta, dovrebbe avere il buon gusto di essere: innanzi tutto non un giudizio ma un opinione, perchè per giudicare occorrono le prove dei fatti,inoltre  dovrebbe essere privato, ognuno per conto suo può benissimo giocare a fare il poliziotto, farlo a livello di massa significa far si che  il sospettato venga  giustiziato prima ancora che lo abbia fatto la giustizia
E' odio quello che viene manifestato dalla massa, odio disprezzo, io quando assisto a certe scene e vedo quel disperato che si copre per difendersi mi viene il magone, non è giusto  che per rispettare un diritto di informazione il sospetto di turno venga lapidato prima ancora che il GIP abbia convalidato il fermo, basta che una persona venga indagata o anche solo portata in caserma come persona informata sui fatti che già è stata condannata dalla folla?
La stampa si badi bene,  non dice mai : "è colpevole" se ancora vi è solo presunzione di colpevolezza, ma la folla scancella dalla mente il presunto, per la massa è già la colpevole, tutti ci si scopre commissari di polizia, anzi peggio ci si sente padri eterni in diritto di fare giustizia, questo non è ammissibile in un paese civile, si dovrebbe cambiare questo stato di cose

Lasciamo che il giudizio venga dai giudici dopo che gli inquirenti hanno fatto il loro lavoro.
Sono i giudici che hanno il diritto/dovere di mettere in atto e misure cautelari per il sospettato, che sono legittime e fanno parte del principio della prevenzione 
Abbandoniamo la brutta abitudine di condannare un presunto colpevole,  appena viene commesso un delitto scangliandoci contro di lui, o, non siamo nel medio evo,siamo nel 2014 ..almeno credo,
La necessità delle misure cautelari in presenza di un sospettato criminale è una cosa, e il linciaggio popolare appena vi è un sospettato è un altro, per la giustizia il presunto colpevole anche se sotto misura cautelare rimane presunto, per il popolo No! è già colpavole
E' l'informazione che dovrebbe essere fatto in altro modo, la massa dovrebbe limitarsi ad informarsi , se vuole ,farsi la sua opinione come è lecito, ed aspettare il processo, che confermerà una colpevolezza o scoprirà l'innocenza.
Il sistema attuale di fare informazione lo vedo come un panno rosso messo davanti a un toro.
Quando succede un fatto di cronaca nera, facci caso, se il colpevole è certo, perchè confessa il fatto passa e va, se invece c'è pane per ricamarci sopra il giallo mediatico, inizia la programmazione-
Tutto questo modo di fare informazione,non è rispetto del diritto di cronaca, che è bene ci sia, non so come chiamarlo, o meglio lo so, ma non voglio usare parole forti e estremiste